Ieri
ero davanti al Senato con decine di compagni della FDS a manifestare
contro la controriforma del lavoro. Abbiamo cercato - da soli purtroppo-
di fare irruzione al Senato con i nostri ex senatori per segnalare cosa
stava combinando il Governo sul ddl lavoro. Mentre tornavo, ho
incrociato a poche centinaia di metri, un presidio della CGIL indetto in
fretta e furia con una decina di bandiere che protestava - così dicono i
comunicati che ho letto - contro la fiducia sul ddl lavoro. Oggi leggo
che questi presidi continuano, perchè Monti avrebbe chiuso i possibili
margini di mediazione sul collegato lavoro che è quindi pessimo. Ma
stiamo davvero prendendoci per i fondelli? Ma davvero la CGIL pensava di
gestire una vicenda del genere rimandando la mobilitazione sperando
che il lavoro di mediazione del PD portasse a casa qualche briciola? Se è
così, le cose sono due. O la Camusso ha dato una prova pessima di
tattica oltre che d'incapacità di leggere la fase ed i rapporti di forza
in campo, o la Camusso ha scelto di entrare nella CISL dimostrando la
completa subalternità al PD. Una battaglia come questa si poteva anche
perdere ma si doveva fare fino in fondo, perchè non facendola in maniera
decisa su un punto di svolta regressivo come quello della riforma del
lavoro si rischia di far perdere di significato anche quelle passate. Ed
il vero paradosso è che Monti è riuscito a fare con il PD al Governo
quello che non è riuscito a fare Berlusconi. Vedere oggi i presidi
davanti le prefetture, con uno sciopero generale cancellato, e con Monti
che il 22 giugno potrà sventolare alla Merkel lo scalpo dei lavoratori
italiani fa onestamente ribollire il sangue. Un gran bel risultato ha
raggiunto la linea Camusso, in un sol colpo la CGIL ha perso gran parte
della sua credibilità e ha offerto su un piatto d'argento a banche e
padroni l'ultimo pasto dei diritti del lavoro in Italia.
FRANCESCO PIOBBICHI
da CONTROLACRISI.ORG
1 commento:
dai Barato da braoo ve so dal peer...credet a mo ala Camuso e al pd
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